La settimana della musica – Parte 1
Ave miei discepoli, ho atteso una giornata intera prima di scrivere questo post per fare chiarezza sugli eventi successi in questi 3 giorni.
I viaggi, sia di andata che di ritorno, si sono svolti senza complicazioni o problemi, come era previsto un paio di post fa, così come l’arrivo e la sistemazione in albergo.
Menzione d’onore alle colazioni super abbondanti che mi sono sbafato: pancetta fritta, uova fritte, fetta biscottata con burro e con miele, pesca e pera sciroppate, cigliegie, succo di frutta all’ananas e caffè macchiato. Prima del concerto ci siamo concessi una mattinata intera in piscina e pranzo abbondante a buffet per affrontare la lunga giornata che ci si parava d’innanzi.
Alle 15:30 arriva il taxi da noi chiamato che ci avrebbe portato al concerto dei Rammstein che, lasciate che ve lo dica, è stato decisamente il più bello che abbia mai visto in vita mia. Trascinante, emozionante, adrenalinico, devastante…
Sarebbero bastate anche solo la metà delle canzoni che hanno fatto per ripagare interamente il prezzo del biglietto, invece i sei omini teutonici ci hanno tenuto compagnia per 17 strepitose canzoni, per un totale di poco meno di due ore di musica e spettacoli pirotecnici.
Se dovessi scegliere qual’è stato il momento più alto dell’intera serata, direi senza ombra di dubbio quando hanno suonato “Frühling in Paris”. A fine canzone si è levata una cortina di fumo densissimo proveniente dai due lati del palco, che si è levata in aria ricoprendo l’intero castello Scaligero e mischiandosi con la luce rossa dei riflettori ha creato una sorta di nebbia attraverso la quale si distinguevano solo poche file di gente più indietro, per poi vedere l’aria riempita di coriandoli illuminati dalle luci stroboscopiche e con sottofondo epico della canzone più bella dell’ultimo album…un vero e proprio orgasmo sensoriale.
Altro momento degno di nota è stata la performance live della canzone Pussy (“You’ve got a FIGA, I have a CAZZO”), con l’esilarante scenografia che solo ai Rammstein poteva venire in mente…
Memorabili anche tutte le altre canzoni, ma esprimerle scrivendo non renderebbe l’idea di cosa ho provato, perciò mi risparmio la fatica e a descrivere questi momenti lascio parlare i video su YouTube, continuando, dal canto mio, a custodire gelosamente questi meravigliosi ricordi dentro di me:
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A fine concerto oltre quindicimila persone hanno letteralmente pacificamente invaso ogni strada, cunicolo e locale di Villafranca, dopo essere stati tremendamente provati da un’intera giornata di attesa sotto il sole afoso e infine straziati ulteriormente da 2 ore di pogo, salti e urla.
Il ritorno in albergo è stato un vero e proprio Messiah. Nemmeno il tempo di toccare il letto che ero già nel mondo dei sogni.
La mattina dopo ci siamo approntati per il viaggio di ritorno, ma non prima di perdere un paio d’ore a Verona, il quale unico lato positivo è stato trovare un negozio di caramelle che vendeva le Jelly Belly. Il ritorno è durato sei estenuanti ore ma alla fine eccoci qui.
Esperienza indimenticabile, Rammstein rul!
Ci si becca alla prossima con il resoconto del concerto sinfonico di Serj Tankian.